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EDITORIALE  VI  CONVEGNO  NAZIONALE

Si è tenuto a Troina (EN), presso la “Cittadella dell’ Oasi”, Hotel Costellazioni, dal 25 al 28 Aprile 2013, il VI Convegno Nazionale della Comunità “Immacolata” del Rinnovamento Carismatico Cattolico dal tema: «Come il Padre ha amato me, anche io ho amato voi. Rimanete nel mio amore» (Gv 15, 9).

Il Convegno ha avuto inizio il 25 Aprile pomeriggio con l’ accoglienza di tutti i partecipanti, cui è seguita la presentazione di un segno forte: tre giare (simbolo delle tre Comunità “Immacolata” di Milazzo, Messina ed Ugento) sono state intronizzate e poste all’ interno di un grande cuore rosso orlato di petali di rosa a conferma della profezia della Comunità: «Fate quello che vi dirà» (Gv 2,5).

Il discorso del Presidente, Giuseppe Barranco, ha aperto ufficialmente il Convegno invitando tutti e ciascuno ad aprire il cuore per gustare l’ amore di Dio e per rimanerne avvolti per il resto del tempo da vivere.

Dopodiché nella preghiera comunitaria, già dal primo giorno, il Signore non ha mancato di riversare su ciascuno il suo amore di Padre, facendo vibrare i cuori nelle pieghe più intime e nascoste. Il canto “E’ amore” ha accompagnato con il suo ritornello ritmato e coinvolgente ogni momento dedicato alla festa ed alla esultanza nel Signore.

Dopo la preghiera, è seguita la Celebrazione Eucaristica, presieduta da don Paolo Impalà, assistente spirituale e referente diocesano della Comunità, il quale si è soffermato nell’ omelia sulla figura del buon cristiano che non può non entrare in Cristo e, conseguentemente, nel fratello per rimanere nel suo amore ed essere così testimone autentico del Vangelo.

Giorno 26 Aprile, la giornata è stata caratterizzata da momenti di intensa preghiera in cui  Dio ha sanato e liberato il cuore di molti e la Sua  misericordia ha toccato tutti suscitando viva commozione in ogni cuore spalancato davanti a Lui.

La riflessione di Giuseppe Barranco, Fondatore e Responsabile della Comunità “Immacolata” sul tema del Convegno ha soffermato l’ attenzione di tutti sull’ importanza del comandamento di Gesù di rimanere nell’ amore di Dio che altro non è che porsi al servizio dei fratelli, accogliendoli ed accettandoli così come sono, amandoli come Dio li ama, per poi concludersi sulle note di una dolce melodia, che ha accompagnato il fortissimo momento di riflessione e preghiera, dedicato alla memoria di ciò che Dio, nel suo immenso amore, ha operato nella propria vita: «Ricorda, Israele».

Nel pomeriggio, dopo la preghiera comunitaria in cui la Vergine Immacolata ha posto il suo sigillo di tenerezza su tutta la Comunità, fra’ Fiorenzo Fiore O.F.M. Capp, Docente di Diritto Canonico presso l’ Istituto S. Tommaso di Messina, nonché Direttore della Biblioteca Provinciale dei Frati Minori Cappuccini della Provincia Religiosa di Messina ha deliziato tutti con la sua riflessione “L’ Amore non è amato” di S. Francesco.

 Mettendo in evidenza lo struggimento del Serafico Padre al pensiero del rifiuto dell’ uomo dell’ immenso amore di Dio, di quell’ agape che non si stanca mai di donarsi ad ogni creatura e che desidera, Lui Dio Amore, l’ amore delle sue creature, sente il bisogno di esse perché le ama ed è sempre pronto ad accoglierle.

Alla riflessione è seguita la Concelebrazione Eucaristica presieduta dallo stesso fra’ Fiorenzo Fiore, il quale nell’ omelia ha evidenziato la necessità di entrare in Cristo e rimanere nel suo amore.

Giorno 27 Aprile mattina, la Comunità ha vissuto momenti di intensa preghiera in cui il Signore ha continuato ad operare prodigi, toccando e sanando ogni cuore.

Al termine della preghiera è seguita la riflessione di Cinzia Riccardi Barranco, Fondatrice e Responsabile della Comunità “Immacolata” sul tema “Un lampo di amore rifulse…” guardando attentamente il manifesto del Convegno ed evidenziando che, come miliardi di anni fa, il big bang è scoppiato dando origine all’ universo, così la potenza di amore di Dio creatore è esplosa dando vita all’ umanità , soffermandosi poi sulla presenza di Dio come Luce, Amore. L’ amore di Dio è luce che squarcia le tenebre del cuore e riveste le creature di luce esortando tutti ad essere squarcio di luce e stella di speranza, quella stessa luce  che si snoda come fibra di scintilla nascosta nella scorza dei giorni e che porta l’ uomo che ama a dire non più “ho Dio nel cuore”, piuttosto “sono nel cuore di Dio”.

Dopodiché è seguito un momento molto intenso in cui, sulle vibranti note di un canto ebraico, si è rivissuto il “Ricorda, Israele”, in cui ogni cuore ancora una volta ha ricordato le meraviglie dell’ amore di Dio nella propria esistenza.

Il pomeriggio è stato arricchito dalla riflessione di fra’ Luigi Saladdino, O.F.M. Capp. su “La Fede come risposta all’amore di Dio”, il quale ha sottolineato l’ importanza della fede che è dono di Dio. Credere, fidarsi totalmente di Dio è mettersi alla sequela di Cristo, perché senza fede non si comprende l’ amore di Dio, conoscibile solo se si muovono all’ unisono cuore ed intelletto e ciò può accadere con la preghiera, sull’ esempio di San Francesco, che non si è limitato a pregare, ma è diventato egli stesso preghiera..

Al termine della riflessione, fra’ Luigi Saladdino ha presieduto la Concelebrazione Eucaristica, in cui ha sottolineato ancora una volta come la fede sia una risposta all’ amore di Dio.

La sera del sabato 27, la Comunità ha avuto la grazia di vivere nella gioia la rappresentazione di una favola musicale ideata, scritta e diretta da Cinzia Riccardi, con le coreografie di Giuseppe Barranco e le musiche del Ministero Canti della Comunità, diretto da Fatima Di Blasi, che ha visto coinvolti alcuni giovani e bambini della Comunità, dal titolo «C’era una volta una scintilla di luce …», in cui è stata sapientemente descritta da una parte la potenza salvifica dell’ amore di Dio e dall’ altra il ruolo che ogni creatura ha, in quanto figlia di questo amore, appunto scintilla di luce, di essere testimone di questo amore con la vita sull’ esempio di S. Francesco, che esortava i suoi frati ad andare ad annunciare il Vangelo, se necessario anche con le parole.

Giorno 28 Aprile, ultimo giorno del Convegno, la Comunità, dopo la preghiera comunitaria vissuta totalmente all’ insegna della gioia e dell’ esultanza, ha avuto la grazia di ascoltare la riflessione di fra’ Felice Cangelosi O.F.M. Capp, Docente di Teologia del Matrimonio all’ Istituto Teologico S.Tommaso di Messina, dal tema «Matrimonio, Sacramento dell’ amore di Dio», il quale ha evidenziato come il matrimonio sia espressione dell’ amore di Dio nato con la creazione dall’ amore di Dio, ex caritate, ed è la vera arca dell’ alleanza perché in esso c’è la presenza di Gesù ed in quanto tale è Chiesa.

Il Convegno ha sigillato la sua chiusura con la Concelebrazione Eucaristica, presieduta da fra’ Felice Cangelosi O.F.M. Capp, il quale, nell’ omelia, si è soffermato sull’ importanza della fede come cammino continuo, come un andare, dal greco “eis”, continuo ed incessante verso Cristo, esortando tutta l’ assemblea ad andare instancabilmente incontro al fratello con la stessa umiltà di Cristo.

Con tale esortazione si è concluso il VI Convegno Nazionale della Comunità “Immacolata” con nel cuore la consapevolezza e l’ impegno di ognuno  di essere scintilla di luce, che diparte dal cuore di Dio, passa attraverso i fratelli e ad esso ritorna per poi esplodere in un tripudio di gioia e amore. Lode a Gesù !

Carla Siragusano

 

 

 

 

 

 

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