Domenica 17 gennaio 2010,
presso il Convento dei Cappuccini
di S. Lucia del Mela, si è vissuta una giornata
di forte spiritualità e di colloquio intimo con
Gesù.
La mattinata ha avuto inizio con
la preghiera Carismatica comunitaria seguita
dall’insegnamento di Pino Barranco tratto dal
brano evangelico di Luca:
«Lo
riconobbero nello spezzare il pane»
(Lc 24, 30–32) in cui è stato
messo in risalto il supremo sacrificio compiuto
da Dio per noi: l’Eucaristia.
Carico di significato spirituale
il gesto compiuto da parte di alcuni gruppi di
fratelli effusionati, ognuno dei quali dovrà
seguire, attraverso l’esperienza della preghiera
maturata all’interno della Comunità e
mettendo a disposizione i “carismi”
loro elargiti da Nostro Signore, il
percorso di ciascun effusionando. Si è trattato
di un gesto ispirato alla profezia della
comunità
«Fate quello
che vi dirà»
(Gv 2,5): l’acqua tramutata in
vino sta ad evidenziare come il Signore ancora
oggi compia meraviglie e prodigi in ciascuno di
noi.
La prima parte della giornata si
è conclusa con la S. Messa celebrata
dall’Assistente spirituale e Referente
diocesano, Canonico Don Paolo Impalà.
È seguito un momento di
condivisione e nel pomeriggio con l’insegnamento
di Cinzia Barranco, che ha ripreso il brano del
Vangelo di Luca 24, 30-32):
«Non ardeva
forse in noi il nostro cuore mentre egli
conversava con noi lungo la via, quando ci
spiegava le scritture?»,
ci si è soffermati a riflettere
sul significato spirituale del verbo
“ardere” e su quanto e come questo
versetto del Vangelo di Luca sia incarnato nella
vita di chi compie il cammino comunitario più in
profondità.
Così come è avvenuto per i
discepoli di Emmaus, anche noi possiamo esultare
solo nel momento in cui, attraverso la fede e
l’amore verso il fratello, riusciamo a
riconoscere il Volto del Risorto e possiamo
darne prova di speranza e di testimonianza.
Grazie Gesù!
Fatima Di Blasi
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