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“Essere Carismatici”

Ritiro Spirituale del 10 al 13 Gennaio

 

Quando il Signore, a me ed a mio marito, Giuseppe Barranco, mette in mente l’idea di proporre ai fratelli di Comunità un Ritiro Spirituale, contemporaneamente mette anche nel cuore il tema da sviluppare tutti insieme per la crescita di ognuno e dell’ intera Comunità, affinché tutto sia per  la Sua gloria. Era da  tempo che avvertivamo il desiderio ed il bisogno di incontrarci, di pregare e di riflettere insieme sull’ essenza della nostra Comunità, che è quella di “Essere Carismatici”, secondo quanto vissuto all’ inizio del Rinnovamento Carismatico Cattolico e secondo quanto il Signore ci ha suscitato nel cuore quando abbiamo pensato alla realizzazione della Comunità “Immacolata”.

Il Ritiro Spirituale su questo tema si è tenuto nel Convento dell’Immacolata a Milazzo dal 10 al 13 Gennaio ed ha visto la partecipazione di circa venti fratelli che vivono già da molti anni l’esperienza della Comunità.

Nella meravigliosa atmosfera che si crea quando si condivide per alcuni giorni lo stare insieme, le varie tematiche hanno trovato una perfetta risonanza all’interno di ognuno dei partecipanti, che ne hanno fatto tesoro e ne hanno reso testimonianza all’interno dei Simposi tenutisi il pomeriggio. La giornata si articolava con le tematiche presentate al mattino e con i Simposi, che appunto nel pomeriggio hanno permesso di approfondire quanto detto precedentemente, lasciando alla riflessione ed alla preghiera personale le risonanze interiori, che ne divenivano dono per l’altro e che suscitavano momenti di guarigione e di comunione molto forti, dove lo Spirito Santo ha soffiato con potenza su ciascuno e su tutti.

Che l’ unzione dello Spirito fosse da subito su questo Ritiro, lo abbiamo percepito forte, in quanto a cominciare dal saluto di apertura del Presidente dell’ Associazione “Comunità Immacolata” del RCC, Giuseppe Barranco, i cuori hanno cominciato a sussultare per la gioia e l’amore di Dio presente lì in mezzo a noi. Alleluia !

Con la ferma intenzione di seguire l’ invito di San Paolo: “Spalanchiamo i cuori a Gesù Signore per annunciare il Vangelo” (1Cor.12, 9), ci siamo ritrovati a riflettere sulle parole del Santo Padre, Benedetto XVI, che, all’ incontro con il Comitato Centrale dei Cattolici Tedeschi nel Settembre 2011, così si esprimeva: “La vera crisi della Chiesa nel mondo occidentale è una crisi di fede. Se non arriveremo ad un vero rinnovamento della fede, tutta la riforma strutturale resterà inefficace”. Occorre dunque rinnovare la fede di ognuno, affinché, forti del proprio Battesimo, i cristiani possano annunciarsi ed annunciare a tutti la bellezza e la profondità dell’ amore di Dio per i suoi figli e la presenza illuminante di Gesù vivo in mezzo al Suo popolo, nella Chiesa. La Comunità Immacolata è un mezzo che Dio ha voluto, perché si senta forte nel cuore il fuoco dello Spirito che sospinge la nostra fede ad annunciare al fratello che è amato da Dio infinitamente e che la sua vita può cambiare all’ insegna della gioia e della pace.

La prima giornata del Ritiro, Venerdì 11 Gennaio, si è incentrata sulle prime due tematiche: la “Preghiera Carismatica” del Presidente Giuseppe Barranco e l’essere “Strumenti della gloria di Dio” del Consigliere Pamela Maruccio. Entrambe molto interessanti e ben esposte, le suddette riflessioni hanno suscitato viva attenzione ed hanno permesso ai presenti di interrogarsi e scrutarsi dentro per una migliore crescita umana e spirituale. L’esperienza della preghiera carismatica ha come soggetto ed oggetto principale lo Spirito Santo, che ci abilita a pregare il Padre in comunione col Figlio. Lo Spirito Santo è soggetto della preghiera, in quanto è Colui che ci educa, introduce alla preghiera e perché senza di Lui non siamo capaci di dire: “Abbà, Padre!” (Rm.8, 14).

Lo Spirito Santo è anche oggetto, l’ obiettivo della preghiera, in quanto dobbiamo tendere ad essere “ripieni” di Spirito Santo, ad accogliere il Dono dei doni, appunto lo Spirito Santo, per il quale abbiamo tutto ciò che ci occorre per vivere in pienezza. Lo Spirito Santo fa diventare la preghiera “respiro del nostro respiro”, stato permanente di dialogo con Dio, comunicazione costante delle nostre aspirazioni e preoccupazioni più profonde, per portare il Suo amore e la Sua forza in tutti gli eventi della nostra esistenza umana. Nella preghiera comunitaria, poi i cuori che già personalmente fanno questa esperienza dello Spirito, si uniscono e ne nasce un corale inno di lode al Signore, che si manifesta così a tutti, soprattutto ai più lontani ed ai più sofferenti, comunicando la Sua vicinanza e la Sua tenerezza.

Da questa esperienza autenticamente vissuta, nasce l’ esigenza e la volontà di essere “strumenti della gloria di Dio”, seconda tematica presentata, nella quale all’amore di Dio, fortemente vissuto nella propria vita non può che rispondere l’ azionarsi, affinché tutti gli altri facciano la stessa esperienza e ne abbiano una vita nuova anche loro. Quando si è in preghiera, davanti a Dio, si sente il Suo amore e questo amore porta a “struggersi” per il fratello che abbiamo nel cuore e in quel momento non si può che essere strumento della sua salvezza, pregando per lui ed annunciandogli vita e gioia e pace. Di conseguenza ciò che per primo ci fa essere strumenti della gloria di Dio è “l’annuncio carismatico”, terza tematica all’interno della seconda giornata del Ritiro presentata da me. L’annuncio carismatico è potente, spontaneo e trafigge i cuori con l’ amore di Dio, trasforma tutte le morti in vita e cambia l’ esistenza per sempre. Chi accoglie l’ annuncio carismatico nel cuore non lo dimentica più. Tale annuncio, sospinto dalla fede salda in Gesù vivo, non può che essere identificato con chi lo comunica: non ci può essere annuncio carismatico, se chi lo annuncia non lo è. Il carismatico è al servizio di Dio e della sua Chiesa e lo è soprattutto con l’ annuncio, che poi spinge alla conversione in un continuo “carismaticizzarsi”, che in altri termini vuol dire prendere coscienza sempre più  della verità e della forza del nostro Battesimo, che fa vivere Dio in noi ed il suo Spirito ce lo fa annunciare agli altri con gioia.

Il modello di quanto detto, infine, non può che essere solo Lei, Maria Immacolata, Madre e Regina della nostra Comunità e della Chiesa tutta, Lei che per prima, appena accolto il Verbo della vita nel suo grembo, non esitò, ma subito andò ad annunziare alla cugina Elisabetta il lieto annunzio dell’ avvento del Salvatore.

Come ben ha fatto riflettere il Consigliere Fatima Di Blasi nella sua relazione, Beata è colei che ha creduto e che ha partorito il Verbo nella carne, Maria, donna di fede che si è contrapposta a Zaccaria, esempio di incredulità alle parole dell’ angelo, inviato da Dio ad annunciargli la nascita di Giovanni, nonostante la tarda età e la sterilità di sua moglie Elisabetta.  La figura di Maria è stata posta luminosissima accanto a noi, che, come Lei, in forza del nostro Battesimo siamo chiamati a far vivere  Gesù nel mondo di oggi e nei cuori, sempre più confusi e disorientati dalle vicende e dalle sofferenze del mondo di oggi.  Sia Lei ad insegnarci la gioia del recare Gesù, la forza del veicolare la potenza dello Spirito Santo ad ogni cuore, la responsabilità di ricondurre al Padre tutti i suoi figli che ancora sono lontani ed hanno bisogno solo di un sorriso, di un incoraggiamento e di una parola buona.

Il Ritiro così si è concluso la Domenica 13 Gennaio con la Celebrazione Eucaristica presieduta da fra’ Luigi Saladdino, Ofm.Capp, Ministro della Provincia Religiosa di Messina, che nella sua omelia, cogliendo l’ occasione della Festa del Battesimo di Gesù nella Liturgia del giorno, ha sintetizzato mirabilmente tutti gli argomenti trattati durante il Ritiro  e ne ha tratto una degna ed indimenticabile conclusione per l’ intera esperienza vissuta, che ci auguriamo sia di sprone a voler essere più e meglio carismatici per portare frutti buoni all’interno della Comunità e della Chiesa per la gloria di Dio. Alleluia!

 

Cinzia Riccardi   


 

 

 

 

 

 

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