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È Risorto!

È Risorto! Siamo risorti?

di Cinzia

Anche quest’anno, la S. Pasqua si avvicina a grandi passi, la Quaresima sta velocemente scivolando via tra sinceri proponimenti, qualche digiuno, l’astinenza dalle carni, ma poi chissà quanto ognuno di noi ha colto l’occasione di un vero rinnovamento interiore nella preghiera e nell’autentico e profondo cambiamento di vita.
Quanto è stato più semplice astenerci da qualche dolcino e qualche sigaretta, per non pensare che magari sarebbe servito di più al nostro spirito il rinunciare a qualche parola scorretta di troppo e l’astenersi dal rancore e chissà anche dall’odio.
La Quaresima, occasione di grazia per rivedersi dentro, è da sempre quel tempo per scacciare le tenebre di tutto ciò che è vecchio, stantio ed oscuro dentro di noi e per aprire nuovi orizzonti di fede, di speranza e di amore. Chissà quanti vivono la Quaresima come quel tempo di attesa e di preparazione interiore al più grande di tutti gli eventi di ogni tempo, che peraltro ci appartiene: la Risurrezione di Gesù, per la nostra risurrezione.
<<Dio, ricco di misericordia, per il grande amore con il quale ci ha amati, da morti che eravamo per i peccati, ci ha fatti rivivere con Cristo: per grazia infatti siete stati salvati. Con lui ci ha anche risuscitati e ci ha fatti sedere nei cieli, in Cristo Gesù» (Ef 2, 4-6).
Cristo è Risorto, la pietra tombale è rotolata via, la tomba è vuota!!
Tutto ciò che è accaduto lo sappiamo, ma quanto lo viviamo con la consapevolezza piena che è accaduto per noi?
Il supremo sacrificio d’amore consumato dal Getsemani per tutta la via dolorosa fino al Calvario interessa la nostra vita; questo amore grande, infinitamente forte è per invadere il nostro cuore per poi traboccare in ogni gesto, in ogni parola, in ogni nostro incontro.
A Dio non era bastato mandare Suo Figlio a rivestire la nostra carne, a toccare la nostra debolezza e a farsi compagno di viaggio di tutti, anche dei più poveri ed emarginati. Non era bastato predicare l’amore e la speranza, così come non era stato sufficiente guarire e liberare ed avvicinare il più possibile tutti. Questo Dio-Amore ha voluto provare l’alienazione da se stesso morendo sull’albero della croce per riscattare l’umanità intera persa proprio per avere allungato malamente la mano all’albero della vita nel Paradiso terrestre. È stato tradito in un giardino e dato in mano ai Giudei e in un giardino è stato messo in croce, proprio per rimediare a quello che era successo nel giardino dell’Eden. Questo Dio-Amore ha offerto il suo volto agli sputi ed agli insulti per ridare all’uomo di ogni tempo il primo soffio vitale e per restituirgli l’originaria bellezza perduta; ha rivolto verso di sé quella lancia che era invece destinata a noi per l’eternità.
Il Dio della vita ha squarciato le tenebre del peccato e della morte perché tutti fossimo liberi. Ecco la Pasqua! Niente e nessuno può togliere ed offuscare questa meravigliosa realtà: siamo liberi! Siamo vivi!
Tutto è cambiato ed il bastone dell’aguzzino è stato spezzato, è stata vinta ogni oppressione, ogni tristezza ed ogni morte.
Come è scritto in un’antica “Omelia sul Sabato Santo”, il Signore Risorto ci dice: «Sorgi, allontaniamoci di qui. Il nemico ti fece uscire dalla terra del paradiso. Io invece… ti colloco sul trono celeste… io, che sono la vita, ti comunico quello che sono … Il trono celeste è pronto, pronti e agli ordini sono i portatori, la sala è allestita, la mensa apparecchiata, l’eterna dimora è addobbata, i forzieri aperti. In altre parole, è preparato per te dai secoli eterni il regno dei cieli». Grazie Gesù!!
 

Auguri di una vera e Santa Pasqua!! Alleluia!


 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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