Giornata dedicata alla Serva di Dio Suor Maria Alfonsa di Gesù Bambino A. R.

di Cinzia Barranco

Domenica 9 Dicembre, nella Sala “San Sebastiano” del Comune di Montagnareale (ME), la Comunità “Immacolata” del R.C.C. di Milazzo e l’Associazione Culturale “Beniamino Joppolo” di Patti hanno organizzato una giornata di spiritualità nell’ambito dell’iniziativa “I Sentieri dello Spirito” sulla figura della Serva di Dio Sr. Maria Alfonsa di Gesù Bambino A.R. La giornata, sostenuta dall’affettuoso ausilio del Sindaco Antonino Sidoti e di tutta l’Amministrazione comunale, ha voluto così far conoscere la vita e la profonda spiritualità della piccola suora messinese, che ha sperimentato fino in fondo il carisma della congregazione alla quale apparteneva, la Riparazione. Per trent’anni affetta da una forma gravissima di Artrite Reumatoide e per ben 21 anni immobilizzata sulla sedia a rotelle, la “Piccola Martire d’Amore”, affascinata dalla presenza di Dio,è stata trascinata da Lui stesso per le strade misteriose della perfezione, fino a scoprire la sua “vocazione al dolore” e offrirsi vittima riparatrice per i fratelli. Per onorare la piccola suora, con interventi altamente edificanti e spiritualmente preziosi, si sono ritrovati a Montagnareale Don Raimondo Frattallone, S.d.B, ordinario di Teologia Morale e Cultura meridionale presso l’Università Pontificia Salesiana, Istituto Teologico “S. Tommaso” di Messina; Padre Tonino Bono O.F.M., vice postulatore della causa di beatificazione; la Superiora della Casa Madre dell’Istituto Ancelle Riparatrici di Messina, Sr. Robertina D’Angelo; Sr. Elsa Ciraolo, che per ben 26 anni è stata vicina a Sr. M. Alfonsa e l’ha accudita e curata con dedizione e amore; Vittorio Bruno, fratello di Sr. M. Alfonsa; le suore missionarie Lia e Larissa, A. R. e Don Angelo Isaja, Parroco di S. Alessio Siculo. È stata una giornata ricca di spiritualità, nonché di viva commozione al ricordo di tanti episodi legati al cammino terreno di Sr. M. Alfonsa ed all’apprendere quanto fortemente lei riuscisse a vivere una sempre più perfetta identificazione col Cristo Crocifisso. Don Raimondo Frattallone nel suo intervento su sr. M.Alfonsa ha voluto seguire due binari: nella mattinata il 1° binario ci ha condotto lungo la storia personale della serva di Dio, illustrata da immagini e fotografie altamente significative. Nel pomeriggio il secondo binario ci ha portato a riflettere sulla maturazione spirituale di sr. M. Alfonsa sulla via della santità, considerando come Dio si serve di tutto per costruire la santità di ciascuno. Per Don Raimondo, sr. M. Alfonsa era contemplativa ed attiva, era Gesù, che contemplando continuamente Dio Padre e vivendo in profonda comunione con Lui era altresì tutto per gli altri, attivandosi per sollevare e salvare tutti i fratelli. Sr. M. Alfonsa ha fatto lo stesso con la forza della preghiera e con la sua donazione totale in perfetta e gioiosa obbedienza alla volontà del Padre. La sua immedesimazione col Signore ha raggiunto vette altissime rimanendo lì, nel posto dove Lui l’ha messa, sulla sedia a rotelle, con la ferma intenzione di entrare nella Croce accettando ogni nuovo dolore che le arrivava come dono ed un’occasione per avvicinarsi sempre più al cuore di Gesù, inchiodato per amore. Il suo processo di identificazione con Gesù Crocifisso non si arrestava mai e col suo entrare dentro il dolore, sr. M. Alfonsa lo ha trasformato in vita e gioia, insegnando col suo radioso sorriso a dare significato anche alla più piccola sofferenza. Per questo la piccola suora era e continua anche oggi dal cielo ad essere vicina e presente accanto a chi la sceglie come compagna di viaggio in questo impervio lungo andare terreno. Nell’intervento di Padre Tonino Bono si è rilevata tutta l’altezza spirituale di sr. M. Alfonsa, la sua intensissima passione per Cristo, per la Chiesa, per l’uomo e soprattutto per l’uomo povero, bisognoso e sofferente. Nel partecipare a tutti la sua personale esperienza con la piccola suora, quando e come l’ha incontrata, gli insegnamenti che ha tratto dal suo dialogare con lei, la pace che prendeva possesso del suo cuore di giovane frate dopo aver ricevuto quel sorriso di cielo, molto più delle parole di p. Tonino è stata eloquente la sua commozione al ricordo di sr. Maria Alfonsa, segno inequivocabile di un amore dall’elevata caratura spirituale, un amore che ha conquistato tutti e che ha donato a ciascuno la grazia di lodare e glorificare il Signore per le sue meraviglie. Significativo è stato l’intervento di Vittorio Bruno, fratello di sr. M. Alfonsa, che della sorella ricorda soprattutto il suo radioso sorriso, che lui amava definire ed ancora oggi lo appella come “un’armata invincibile di soldati”. Nel suo ricordo il signor Bruno ci ha confidato il suo iniziale disappunto per la decisione di sua sorella a diventare suora; lui infatti non riusciva a capire come una giovane così piena di vita e di gioia volesse entrare in un convento austero con le sue regole rigide. La felicità sul volto della sorella, comunque, poi fu sufficiente per vincere ogni sua perplessità. Anche negli interventi della Madre Superiora e delle altre suore presenti si è potuta cogliere l’elevata altezza spirituale di sr. Maria Alfonsa, definita come “Rosa rossa sbocciata nel giardino delle Ancelle Riparatrici”. Tutte hanno insistito sul ruolo fondamentale che la preghiera giocava nella vita e nel cuore della Serva di Dio: a volte riusciva così ad immergersi nel mistero divino da rimanerne rapita in un profondissimo abbraccio d’amore con quel Dio che la pervadeva tutta. Sr. Maria Alfonsa non abbandonava mai il suo sorriso di “cielo”, definito così da tutti coloro che hanno avuto la grazia di sperimentarlo; infatti non a caso, sr. Lia ha detto della Serva di Dio che era la persona più felice del mondo. Il segreto di questa sua felicità, frutto di preghiera e di totale adesione alla volontà di Dio, ha sempre saputo comunicarlo a tutti coloro che l’hanno incontrata e conosciuta sia prima, ma anche dopo il suo transito da questa terra. Anche in questa giornata a Montagnareale, la partecipazione popolare è stata numerosa, d’altronde molti già conoscevano ed amavano la Serva di Dio, ma anche tanti altri hanno colto questa occasione per farla entrare nel proprio cuore e prenderla a modello per la propria vita spirituale alla sequela di Gesù. Anche il Sindaco Sidoti con i suoi più stretti collaboratori e gli amici dell’Associazione culturale “Beniamino Joppolo” sono stati visibilmente colpiti dalla figura e dalla spiritualità della “Piccola Martire d’Amore”, insieme a tutti i presenti che si sono sentiti beneficati da quanto detto, visto ed ascoltato ed hanno tratto insegnamenti di vita e di fede, riprendendo il cammino di ogni giorno con più slancio e gioia.